VITE SENZA WELFARE: CONTRÔLER LES ASSISTÉS E REDDITO DI CITTADINANZA
Le Scienze sociali, nelle università, dovrebbero restare ancorate a un costante ruolo di denuncia dell’attuale modello di sviluppo che non smette di produrre disuguaglianze e congiuntamente opera in termini di occultamento del “rischio di povertà”, ponendo in primo piano e iper-narrando l’eventuale rischio di abuso delle protezioni sociali. Il governo delle povertà procede incessantemente verso una visione individualizzata del controllo, che contribuisce a trasformare un problema strutturale e collettivo, come la povertà e la disoccupazione, in una colpa individuale: la lotta alla frode è diventata uno strumento di “governo dei poveri”, anche perché è più facile e mediaticamente più efficace aggredire i poveri piuttosto che la povertà. A partire A partire da “Contrôler les assistés: Genèses et usages d’un mot d’ordre” di Vincent Dubois e “Con il reddito di cittadinanza. Un’etnografia critica” di Mariastella Cacciapaglia, nel corso di questo incontro seminariale si proverà a riflettere sulla condizione simbolica, materiale ed esistenziale in cui riversano les assistés nel quotidiano delle loro esistenze e rispetto ai processi di una politica pubblica tra le più discusse degli ultimi tempi, soprattutto nel contesto italiano, dove sono stati irrigiditi gli interventi in materia di ammortizzatori sociali. Il quesito dal quale si partirà è: cosa implica un simile governo delle povertà in realtà come il Mezzogiorno d’Italia, dove spesso le criticità sociali si intrecciano con quelle ambientali, tracciando – nei fatti – traiettorie di vite senza welfare?
LOCANDINA
Il convegno si può seguire online al seguente link
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Indirizzo
ore 15.00, Aula M, Corso Vittorio Emanuele, 292 Napoli
Ateneo/i coinvolto/i
Università Suor Orsola Benincasa di Napoli
Dipartimento/i coinvolto/i
Dipartimento di scienze Formative, psicologiche e della comunicazione
Docente referente/organizzatore dell’iniziativa
Stefania Ferraro
Destinatari dell’iniziativa (istituzioni, studenti, altre professioni)
Studenti, giornalisti, policy makers, operatori del servizio sociale